Seguendo l'antico corso del fiume Adda
Gli
abitanti di Ardenno sono soprannominati "ranée", perchè
la parte bassa del paese si stende ai margini di una piana che, almeno
un tempo, era ricca di rane. Oggi i simpatici anfibi sono assai ridotti
di numero, ma rimangono un po' il simbolo del paese e ricordano che
la sua identità è legata non solo a boschi e selve, ma
anche alla piana.
Infatti ciò che Ardenno può offrire agli amanti della
camminata o della pedalata non sono solo le montagne, ma è anche,
appunto, la piana, luogo ideale, oltretutto, per la pratica di un salutare
jogging.
Da Ardenno fino a San Pietro di Berbenno si stende una piana che rappresenta
un’ideale meta per gli amanti della corsa o della pedalata fra
i campi. Portiamoci al ponte sul canale dell’Adda vecchia, che
si raggiunge percorrendo la via Empio dal centro di Ardenno verso la
ss 38 ed imbocchiamo la lunga striscia della stradina in terra battuta
che taglia la piana di Ardenno, in direzione della piana della Selvetta.
Giunti
ad un bivio, prendiamo a destra e, dopo una seconda curva a gomito verso
sinistra, raggiungiamo le case della località Prada. Abbiamo,
così, superato il confine del territorio del comune di Ardenno,
ma sicuramente non ce ne siamo accorti.
La pista raggiunge la strada asfaltata che congiunge la ss 38 a Villapinta:
attraversiamola con cautela, imboccando una stradina secondaria che,
dopo un primo tratto in asfalto, ridiventa di terra battuta. Intanto,
volgendo lo sguardo a nord, possiamo ammirare Buglio in Monte.
Avanti, ancora, fino ad una curva a sinistra e ad una seconda curva
a destra; una terza curva a sinistra ci porta ad un ponte che scavalca
l’Adda vecchia. Fiancheggiamo poi un campo di granoturco ed aggiriamo
una seconda roggia piegando a sinistra e di nuovo a destra, fino all’argine
orientale, in cemento.
Sfruttando
l’argine, ci riportiamo su una stradina che raggiunge una stradina
asfaltata, la quale, a sua volta, congiunge la via Valeriana alla ss
38; seguiamola per un breve tratto verso destra, lasciandola ad un ponticello,
sulla sinistra, che conduce ad una nuova strada sterrata. Poco oltre
una cascina isolata, raggiungiamo il campo di prova del Club di Aeromodellismo
Valtellinese.
Proseguendo ancora, intercettiamo una seconda stradina asfaltata, che
possiamo seguire per un tratto, per poi lasciarla alla prima deviazione
utile a destra, che ci porta di nuovo nel cuore dei campi, oppure alla
prima deviazione a sinistra, in direzione di San Pietro, che appare
ormai non lontana, verso est. Il ritorno ad Ardenno può avvenire
per la medesima via, oppure sfruttando la strada provinciale Valeriana.
Per gli amanti di jogging o passeggiate tranquille e magari un po’
malinconiche anche l’argine dell’Adda da Ardenno a Fusine
rappresenta un’occasione interessante. Incamminiamoci, allora,
sulla stradina sterrata che parte alle spalle della stazione ferroviaria
di Ardenno e punta verso l’argine dell’Adda. Possiamo seguirla
fino in fondo oppure, alla curva a destra, imboccare un sentierino fra
due campi di granoturco.
In entrambi i casi potremo facilmente salire sul largo argine, che raggiunge,
dopo una curva appena accennata a destra, il ponte sull’Adda di
Sirta. Il paese di Sirta gode del non invidiabile primato di essere
il meno esposto al sole in Italia: eppure il respiro del grande fiume
comunica anche a questi luoghi un’impressione di grande vitalità.
Attraversata la strada, eccoci di nuovo sull’argine, per un nuovo
lungo tratto diritto che ad un secondo ponte, quello di Selvetta. Pochi
metri sull'asfalto, e siamo di nuovo sull'argine settentrionale, per
un terzo tratto che conduce ad una piccola strettoia, dove il fondo
è un po’ sconnesso (è l’unico tratto che può
presentare qualche insidia per i piedi di un corridore: il resto del
fondo è regolare).
Oltre
la strettoia, un ultimo lunghissimo tratto diritto, prima dell’ultima
semicurva a destra che precede la fine dell’argine, nei pressi
del passaggio a livello di S. Pietro di Berbenno (a circa 8 chilometri
dal suo inizio).
E’ possibile percorre l’argine anche in bicicletta; per
gli amanti delle due ruote, tuttavia, le piste in terra battuta che
corrono appena sotto l’argine, su un lato e sull’altro,
offrono un fondo meno faticoso.
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